la nostra filosofia

Il centro Buddha della Medicina musica&yogaterapia nasce e prende il nome su suggerimento ed indicazione di due maestri buddisti: Ghesce Dorjee Wangchick e Dam Chooi Lama. Il loro insegnamento umano, spirituale e professionale è un faro, uno stimolo, un privilegio che si pone alla base del nostro operare.

Nel rispetto di quanto indicatoci dedichiamo passione ed impegno nella promozione dello Yoga e delle Campane Tibetane quali strumenti di crescita individuale, spirituale e benessere complessivo dell'essere umano. In una ottica di rispetto per la tradizione tramandiamo lo Yoga induista e tibetano, nelle sue forme più tradizionali rispetto le scuole di derivazione, preservandolo dalle influenze occidentali e dal culto dell'apparenza.

Offriamo supporto terapeutico attraverso lo strumento della Musicoterapia, vantando in questa una esperienza decennale ed internazionale, intercettando le necessità di quelle persone che si confrontano con lo spettro autistico o soffrono patologia neurodegenerative.

ci raccontiamo

Siamo persone mosse dal desiderio di dare ciò che abbiamo ricevuto. Per contribuire nel migliorare la vita di chi, in noi, riconosce del buono e delle qualità. Siamo persone con il costante desiderio di sapere, conoscere e migliorarci: attraverso la curiosità, la ricerca, lo studio e l'esperienza. Siamo persone che comprendono che l'empatia e la compassione sono quegli strumenti che rendono possibile il vero, profondo e sincero contatto umano; la possibilità di entrare in correlazione tra persone per accrescere il valore del "noi".

Mettiamo passione in quello che facciamo perché orientiamo ogni nostra azione mossi dalla passione.

Nel nostro Centro Buddha della Medicina offriamo la possibilità di partecipare ad un percorso. Sia questo di insegnamento dello Yoga o di musicoterapia, tutto è sempre strutturato per offrire non la singola esperienza ma l'inizio di un percorso, ordinato e strutturato, in grado di portare l'allievo ad un risultato finale.

Che sia una necessità fisica od interiore, ogni nostra lezione non è mai auto concludente, ma parte di un insieme più grande che si sviluppa nel periodo dell'anno di insegnamento e quindi negli anni consecutivi tra di loro. Per questo motivo chiediamo all'allievo una sola cosa: desiderio.

Il desiderio di essere curiosi, per scoprire una offerta difficilmente riscontrabile altrove ed impegnativa, da percorrere con intento verso il se stessi, disciplinando il tutto con passione e studio. Affinché l'esperienza da seme si trasformi in pianta. E possa sbocciare in ognuno.